Il nuovo anno, grazie al varo della Legge di Stabilità, ha portato in primo piano molte novità per quanto riguarda le agevolazioni prima casa 2016. Vediamo assieme che cosa è cambiato e quali sono i vantaggi principali.
La Legge di Stabilità 2016 ha stabilito che, in caso di immobile appartenente alle classi energetiche A e B e acquistato da impresa costruttrice, l’acquirente abbia la possibilità di detrarre il 50% dell’Iva, questo a patto di adibire l’immobile a prima abitazione.
La detrazione in questione è da dilazionare lungo un lasso di tempo di 10 anni.
Le novità che la Legge di Stabilità ha portato nel quadro degli acquisti immobiliari e della manutenzione delle unità non riguardano solo agevolazioni prima casa 2016, ma anche le proroghe dei bonus per efficientamento energetico, ristrutturazioni, acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
Questo vuol dire che fino al 31 dicembre 2016 sarà possibile detrarre dall’Irpef le spese effettuate nei casi appena citati. Per quanto riguarda gli interventi di efficientamento energetico, è bene ricordare che dal 1° gennaio 2016 è possibile detrarre le spese anche per quelli effettuati su alloggi di edilizia popolare.
Tra le agevolazioni prima casa 2016 che vale la pena approfondire è possibile ricordare il leasing. Si tratta di una misura resa operativa con il varo dell’ultima Legge di Stabilità e studiata per le fasce di popolazione che, soprattutto a causa delle scarse garanzie, faticano ad accedere al credito bancario.
Il leasing consente infatti, a fronte del versamento di un canone mensile, di utilizzare un immobile e, alla fine del contratto, di scegliere se riscattarlo o meno tramite il versamento di una maxi rata finale.
In questo modo si viene incontro anche agli istituti di credito, che vedono ridursi notevolmente il rischio d’insolvenza spesso legato ai contratti di mutuo tradizionale.
Il leasing è senza dubbio una delle agevolazioni prima casa 2016 più interessanti e innovative. A chi è riservato? Ai giovani di età inferiore ai 35 anni e con un reddito annuo non superiore a 55.000€.
Molto utile è ricordare che l’impegno economico del leasing può essere ridotto usufruendo di specifiche detrazioni. A quanto corrispondono? Al 19% del canone pagato – non si limitano agli interessi passivi come nel caso del mutuo – fino a un massimo di 8.000€ annui (contro i 4.000 del mutuo).
Il leasing può essere sottoscritto anche da chi ha più di 35 e percepisce un reddito sopra i 55.000€ annui. L’unica differenza in questo caso è legata alle detrazioni, che vengono ridotte della metà.
Da considerare nelle spese è anche l’imposta di registro, pari all’1,5% del prezzo dell’immobile.
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