La cessione del quinto è un particolare tipo di prestito previsto dalla legge italiana, e richiedibile da tutti i lavoratori dipendenti, statali e non. Il nome deriva dal fatto, che la rata del debito viene detratta direttamente dalla busta paga. La detrazione non può comunque superare un quinto dell’ammontare dello stipendio.
Il rimborso del prestito, poi, non può per legge superare i centoventi mesi, e non può in ogni caso essere inferiore ai ventiquattro. Trattandosi di una detrazione applicata direttamente in busta paga, il dipendente che richiede la cessione del quinto deve avere l’autorizzazione del proprio datore di lavoro, il quale è tenuto a versare alla banca la trattenuta mensile.
Nel caso in cui si usufruisca della cessione del quinto, bisogna sapere che la legge prevede l’obbligatorietà di due assicurazioni: quella sulla vita e quella per la perdita del lavoro (assicurazione cessione quinto perdita lavoro). In caso di perdita di lavoro, non dipendente dal lavoratore, l’assicurazione subentra al cliente nel rimborso della rata, trattenendo comunque la liquidazione prevista o avvalendosi successivamente su di esso.
Anche l’assicurazione perdita di lavoro (assicurazione cessione quinto perdita lavoro) viene detratta direttamente in busta paga, e in genere ha un costo la cui entità varia a seconda del fattore di rischio. Nel caso, dunque, dei dipendenti statali per i quali i rischi di licenziamento è quasi pari a zero, la somma detratta sarà di lieve entità. Leggermente maggiori, invece, saranno i costi assicurativi per i dipendenti del settore privato e per i clienti in età avanzata.
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