Quando il proprio posto di lavoro è a rischio esistono delle polizze che lo coprono e mettono al sicuro la persona in questione. I motivi di perdita del posto di lavoro sono diversi: dimissioni, licenziamento, fallimento dell’azienda. Colui che beneficia della copertura dei danni provocati può stare sereno grazie all’assicurazione che le banche o gli istituti finanziari propongono in fase di contratto.
La perdita del lavoro è un evento assai comune oggi. I contratti assicurativi tutelano tutte le persone che stipulano un contratto attraverso una procedura semplice e immediata. Il sottoscrivente è tenuto a versare una somma mese per mese e a riscattare un importo ben preciso nel momento in cui si ritrova disoccupato. Sono tanti gli istituti di credito che propongono polizze assicurative vantaggiose.
I costi variano in base alla percentuale di probabilità per la quale si verifica il sinistro. Sappiamo molto bene che il rischio è maggiore per i lavoratori privati e i liberi professionisti rispetto ai dipendenti pubblici. I pensionati, ovviamente, non possono godere di assicurazioni appartenenti a tale tipologia.
I dipendenti pubblici, in genere, rientrano nella categoria della gestione previdenziale ex INPDAP, quindi il capitale viene calcolato in base al valore attuale del tasso nominale e alle rate residue che il dipendente dovrebbe pagare insieme agli interessi.
I dipendenti privati, al contrario, godono di un capitale calcolato attraverso il valore delle rate residue meno il totale delle somme che deve versare l’azienda, nel momento in cui cessa il rapporto di lavoro. Avere un’assicurazione per la perdita del lavoro è un passo che tutti dovrebbero fare, visti i tempi precari e la crisi sul settore lavorativo.
Se oltre alla questione come funziona l’assicurazione per la perdita del lavoro, vuoi maggiori informazioni sulla realtà assicurativa, continua a leggere gli approfondimenti del nostro portale.
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