Come risparmiare con il mutuo: i consigli da non perdere

Risparmiare con il mutuo: un approccio saggio

Il mutuo rappresenta sempre una bella spesa, che può diventare addirittura insostenibile se la propria condizione lavorativa peggiora o se il tasso (variabile) sale oltre certi livelli. Il contesto attuale, però, è piuttosto favorevole. Peccato che molti contribuenti non abbiano le competenze necessarie a capire come risparmiare con il mutuo. Alcuni consigli generali possono essere utili per riuscire a sfruttare i vantaggi di questo periodo.

Il primo consiglio è quello di comparare le offerte. Nonostante le banche tendano a mettere in campo un approccio comune, votato alla prudenza e alla continua ricerca di garanzie (nel rapporto con i cittadini, s’intende), il panorama è abbastanza eterogeneo.

Il risultato è che alcuni prodotti sono molto più convenienti di altri. In passato fare paragoni era molto difficile, era necessario recarsi di filiale in filiale e chiedere informazioni. Oggi, grazie alla presenza di portali online, è possibile confrontare centinaia di offerte con pochi click.

Un altro consiglio è verificare bene i termini del contratto. Molto spesso sono evidenti solo i costi principali, che potrebbero suggerire una convenienza che non c’è. Alcune spese, infatti, non sono legate al rimborso ma ad alcune coperture specifiche, come le assicurazioni. Alcune voci, poi, possono risultare eccesive, come quelle relative all’istruttoria e alla perizia.

Come risparmiare sul mutuo casa: la questione dei tassi

Il tema come risparmiare con il mutuo casa è legato a doppio filo con la questione dei tassi. I dubbi principali dei richiedenti riguardano infatti la natura del tasso, che come tutti sanno può essere sia fisso che variabile. Si tratta di una scelta importante, che può inficiare pesantemente sull’importo dovuto.

Qual è l’opzione migliore? Una risposta a questa domanda purtroppo non esiste. Il motivo di ciò risiede in un fatto: la convenienza di un tasso rispetto a un altro è influenzato dal contesto, e il contesto cambia. Certamente, possono essere fatte analisi e previsioni circa il mercato, ma nessuno – nemmeno l’analista più esperto – ha la palla di vetro.

In linea di massima, si può dire che in presenza di una politica monetaria espansiva, con i tassi di riferimento a zero, un tasso fisso è più sicuro di un tasso variabile. Ciò è vero perché in prospettiva la politica monetaria non potrà che essere restrittiva, evento che di norma fa schizzare gli interessi verso l’alto.

Per ora la Bce sta mettendo in campo una politica ultra-espansiva, nel tentativo disperato di mettere in moto un’economia che stenta a ripartire, anche dopo anni di crisi profonda.

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