Mutuo chirografario tasso soglia: cos’è?

Mutuo chirografario tasso soglia: di cosa si tratta?

I tassi di interesse richiesti per i finanziamenti da parte degli enti erogatori devono rispettare dei limiti, i cosiddetti tassi soglia, per non andare incontro alle pensanti conseguenze previste per i reati di usura. Vi sono numerosi tassi soglia che variano a seconda della tipologia dell’investimento.

Dal 2010 la Banca d’Italia ha comunicato le nuove norme utili per la rilevazione trimestrale dei tassi effettivi globali (TEG) medi impiegati per la definizione dei tassi soglia, utili alla gestione della questione usura.
Sono previsti tassi soglia inclusivi di ogni onere a carico del cliente, così da contrastare l’abitudine di applicare oneri oltre il limite antiusura, consentendo verifiche sulle condizioni economiche applicate ai clienti.

Mutuo chirografario tasso soglia: come individuarlo?

Le maggiori novità interessano l’inclusione, nel novero dei costi che stabiliscono il tasso soglia, anche le polizze assicurative, i compensi per i mediatori, e tutte le altre tipologie di remunerazione differenti dal tasso di interesse (commissioni di massimo scoperto, commissioni per la messa a disposizione dei fondi nei limiti e alle condizioni previsti).

Per la verifica dell’applicazione di un tasso accettabile, ovvero nel rispetto dei limiti di legge, è necessario confrontare il costo globale del finanziamento con il tasso soglia in vigore al momento in cui è stato stipulato il contratto.

Il Teg va riportato necessariamente nel contratto e implica tutti i costi che il cliente sostiene per ottenere e conseguentemente estinguere la linea di credito.

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