A causa della crisi economica che stringe l’economia, gli istituti di credito concedono mutui e finanziamenti solo a fronte di garanzie molto stringenti. Sono in molti infatti i contribuenti che cercano soluzioni di credito alternative, prima tra tutte quella del prestito chirografario. Ma cos’è il prestito chirografario?
Il termine “chirografario” deriva dal greco “chiros” che significa “firma”. Con “prestito chirografario” si indica un finanziamento per il quale l’unica garanzia richiesta è la firma del richiedente. Si tratta di un tipo di prestito che viene erogato senza ulteriori garanzie e che non richiede né la presenza di un garante né di un’ipoteca su un immobile di proprietà.
Rientrano tra i finanziamenti chirografari: i prestiti personali, i prestiti finalizzati, le cessioni del quinto e i mutui chirografari. Tutti sono infatti caratterizzati dalla firma del beneficiario come unica garanzia.
Generalmente i prestiti chirografari permettono di ottenere somme esigue, per un massimo di 5 mila euro, fatta eccezione per la cessione del quinto dello stipendio che permette di ottenere importi fino a 30 mila euro. La cessione del quinto differisce inoltre dagli altri finanziamenti per il rimborso delle rate che vengono decurtate direttamente dallo stipendio del beneficiario, mentre per tutti gli altri prestiti chirografari il rimborso avviene tramite addebito automatico sul conto corrente.
Per ottenere un prestito chirografario è necessario avere un reddito dimostrabile e essere cittadini italiani residenti sul suolo nazionale. I cittadini extracomunitari che avanzano richiesta di prestito devono presentare insieme ai documenti reddituali anche il permesso di soggiorno in corso di validità riportante la data del primo ingresso in Italia o la domanda di rinnovo del permesso.
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