Come calcolare il mutuo prima casa? Rispondere a questa domanda è fondamentale se si ha intenzione di chiarire le idee sulla sostenibilità dei singoli piani di ammortamento e di scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.
Quando si tratta di capire come calcolare il mutuo prima casa è fondamentale partire dalla rata, ricordando che in caso di scelta di un piano a tasso fisso l’impegno è costante per tutta la durata del percorso di rimborso. Se invece si opta per il tasso variabile l’importo varia a seconda dell’andamento dei mercati.
Un’alternativa per usufruire dei vantaggi del tasso variabile e per non mettere da parte la tranquillità è il mutuo a tasso variabile con CAP, caratterizzato da una soglia oltre la quale il tasso non può andare.
Per approfondire la questione come calcolare il mutuo prima casa è utile fare un esempio specifico. Un riferimento tanto semplice quanto chiaro al proposito è il piano ipotecario Inps ex Inpdap, riservato agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Questo prodotto consente di accedere al credito per l’acquisto della prima casa, per la ristrutturazione di un immobile già esistente, per la costruzione di un box o di un posto auto da considerare come pertinenza dell’abitazione principale e da costruire ad almeno 500 metri da essa.
Il piano ipotecario in questione consente di richiedere fino a 300.000€ per il mutuo finalizzato all’acquisto della prima casa (tale cifra è integrabile con ulteriori 6.000€ per la copertura delle spese assicurative non obbligatorie).
Quali sono i tassi di riferimento? Quello fisso è pari al 2,95%, mentre quello variabile corrisponde all’Euribor 6 mesi, maggiorato di 200 punti e calcolato su un lasso di tempo di 360 giorni.
Per capire come calcolare il mutuo prima casa è fondamentale fare il maggior numero possibile di esempi, motivo per cui abbiamo scelto di presentarvi un altro piano a tasso fisso.
Tra i tanti piani disponibili scegliamo di analizzare quello proposto da Banca Intesa, ipotizzando la richiesta di un mutuo di 150.000€ e la scelta di un piano di ammortamento di 20 anni.
In questo caso a carico del beneficiario principale del mutuo ci sarebbe una rata mensile di 798,51€, con TAN fisso e TAEG pari rispettivamente al 2,55 e al 2,76%.
A questo punto, per approfondire ulteriormente la questione come calcolare il mutuo prima casa, è opportuno fare anche un esempio di piano a tasso variabile, utile anche per parlare dello spread, ossia il carico che ciascun istituto di credito applica al tasso e che rappresenta il suo guadagno.
Tra i tanti prodotti disponibili sul mercato analizziamo il mutuo a tasso variabile proposto da WeBank. Ipotizzando la richiesta di 130.000€ e la scelta di un piano di ammortamento di 20 anni, a carico del beneficiario principale ci sarebbe una rata mensile di 614,30€, con TAN e TAEG pari rispettivamente all’1,28 e all’1,31%.
Il tasso variabile è calcolato sulla base dell’Euribor 3 mesi e lo spread corrisponde all’1,85%.
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