Poste Italiane offre soluzioni per la stipula del contratto di mutuo che, attualmente, riscontrano un discreto successo nel mercato dei finanziamenti, proposto in cinque diverse opzioni. Basta recarsi presso uno delle sedi distribuite sul territorio, avvalersi dell’assistenza del consulente apposito, che esporrà il contenuto delle scelte per il mutuo e delle tipologie di tassi d’interesse applicati sicché il cliente abbia la possibilità di scegliere la soluzione più congeniale alle proprie esigenze economiche.
Detto questo, andiamo un po’ più in profondità nella faccenda e scopriamo quali sono i tipi di mutuo che Poste Italiane offre ai propri clienti:
Stipulando il contratto per il mutuo, il cliente può scegliere tra i quattro tipi di tasso d’interesse offerti da Poste Italiane al fine di andare incontro alle esigenze economiche e famigliari del richiedente. Questi sono:
Il tasso d’interesse fisso offre una sicurezza ovviamente superiore ad altre scelte poiché la rata non varia ed i pagamenti compiuti mensilmente dal principio sono stabiliti contrattualmente. La situazione del tasso d’interesse variabile dipende dall’oscillazione dovuta al mercato e, per tale motivo, la rata è soggetta a variazioni non prevedibili dal cliente.
Il dovuto per la restituzione del debito può aumentare o diminuire ed quest’ultimo aspetto che può spingere alla scelta di questa soluzione. Chi adotta il tasso variabile deve addossarsi un rischio se la sua situazione economica è solida e non soffrirebbe una variazione al rialzo della rata mensile.
Il tasso d’interesse BCE dipende dalle decisioni adottate dalla Banca Centrale Europea e valgono le osservazioni poc’anzi presentate. Il mutuo a tasso misto è consigliabile a chi stipula il contratto e vuole per un iniziale lasso di tempo avvantaggiarsi di un tasso fisso per poi, dopo 2, 5 o 10 anni, transitare al tasso variabile riconoscendo le proprie possibilità di adempire al pagamento della rata se questa dovesse eventualmente aumentare.
La decisione su un tasso d’interesse oppure un altro dipende dalla situazione lavorativa ed economica del richiedente. Chi riconosce che il proprio stipendio non avrebbe nel tempo un incremento significativo opterà per un tasso fisso. Colui che ha una maggiore possibilità economica, con una relativa certezza di un maggiore guadagno in futuro, può addossarsi il rischio di un tasso variabile. Infine l’ultima soluzione, quella mista, potrebbe affascinare chi vuole inizialmente la certezza, sapendo poi di doversi sobbarcare l’insicurezza nel calcolo della rata mensile.
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