Mutuo Poste Italiane: Conviene a tasso fisso o variabile?

Poste Italiane offre soluzioni per la stipula del contratto di mutuo che, attualmente, riscontrano un discreto successo nel mercato dei finanziamenti, proposto in cinque diverse opzioni. Basta recarsi presso uno delle sedi distribuite sul territorio, avvalersi dell’assistenza del consulente apposito, che esporrà il contenuto delle scelte per il mutuo e delle tipologie di tassi d’interesse applicati sicché il cliente abbia la possibilità di scegliere la soluzione più congeniale alle proprie esigenze economiche.

I tipi di mutuo offerti

Detto questo, andiamo un po’ più in profondità nella faccenda e scopriamo quali sono i tipi di mutuo che Poste Italiane offre ai propri clienti:

  • Mutuo BancoPosta Acquisto: previsto per il finanziamento dell’acquisto della prima e della seconda casa. L’importo erogato arriva sino all’80% del valore dell’immobile, con tasso fisso, variabile e misto. La durata va dai 10 a 30 anni, con spese istruttorie di 300 euro e peritali di 390 euro. Prevista la stipula di una polizia incendio gratuita, nessuna commissione per eventuale estinzione anticipata e l’iscrizione dell’ipoteca viene effettuata per un valore del 150% dell’importo del finanziamento
  • Mutuo BancoPosta Ristrutturazione: la scelta, appunto, per la ristrutturazione della prima o della seconda casa. Importo erogato sino al 100% delle spese da sopportare, con tasso fisso, variabile e misto. La durata del mutuo corrisponde alla precedente soluzione, come le spese istruttorie e peritali; al pari sono previste assicurazione ed estinzione anticipata senza spese.
  • Mutuo BancoPosta Surroga: studiato per il trasferimento del mutuo da un precedente istituto bancario. Tasso d’interesse fisso, variabile e misto.
  • Mutuo BancoPosta Sostituzione + Liquidità: Riguarda la surroga del mutuo con la possibilità dell’erogazione di una maggiore somma aggiuntiva rispetto al debito esistente. Riguardo il tasso d’interesse sono previste le tre possibilità di fisso, variabile e misto.
  • Mutuo BancoPosta Sostituzione + Ristrutturazione: un mutuo che ricomprendere l’acquisto dell’immobile e la ristrutturazione. Anche in questo caso sono previsti tassi d’interesse fisso, variabile o misto. Permangono l’assicurazione gratuita e la possibilità di estinzione anticipata senza spese aggiuntive.

 

I quattro tipi di tassi d’interesse applicabili ai mutui di Poste Italiane

Stipulando il contratto per il mutuo, il cliente può scegliere tra i quattro tipi di tasso d’interesse offerti da Poste Italiane al fine di andare incontro alle esigenze economiche e famigliari del richiedente. Questi sono:

  • Tasso d’interesse fisso con rata costante;
  • Tasso d’interesse variabile con rata calcolata secondo l’andamento dei mercati;
  • Tasso d’interesse variabile BCE;
  • Tasso d’interesse misto con rata fissa e poi da modificare dopo 2, 5 oppure 10 anni.

Il tasso d’interesse fisso offre una sicurezza ovviamente superiore ad altre scelte poiché la rata non varia ed i pagamenti compiuti mensilmente dal principio sono stabiliti contrattualmente. La situazione del tasso d’interesse variabile dipende dall’oscillazione dovuta al mercato e, per tale motivo, la rata è soggetta a variazioni non prevedibili dal cliente.

Il dovuto per la restituzione del debito può aumentare o diminuire ed quest’ultimo aspetto che può spingere alla scelta di questa soluzione. Chi adotta il tasso variabile deve addossarsi un rischio se la sua situazione economica è solida e non soffrirebbe una variazione al rialzo della rata mensile.

Il tasso d’interesse BCE dipende dalle decisioni adottate dalla Banca Centrale Europea e valgono le osservazioni poc’anzi presentate. Il mutuo a tasso misto è consigliabile a chi stipula il contratto e vuole per un iniziale lasso di tempo avvantaggiarsi di un tasso fisso per poi, dopo 2, 5 o 10 anni, transitare al tasso variabile riconoscendo le proprie possibilità di adempire al pagamento della rata se questa dovesse eventualmente aumentare.

 

Cosa scegliere tra tasso fisso e variabile

La decisione su un tasso d’interesse oppure un altro dipende dalla situazione lavorativa ed economica del richiedente. Chi riconosce che il proprio stipendio non avrebbe nel tempo un incremento significativo opterà per un tasso fisso. Colui che ha una maggiore possibilità economica, con una relativa certezza di un maggiore guadagno in futuro, può addossarsi il rischio di un tasso variabile. Infine l’ultima soluzione, quella mista, potrebbe affascinare chi vuole inizialmente la certezza, sapendo poi di doversi sobbarcare l’insicurezza nel calcolo della rata mensile.

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