Assemblea azionisti Veneto Banca: sì a Spa e Piazza Affari

Assemblea azionisti Veneto Banca: sì alla trasformazione in spa e alla quotazione in Borsa

Veneto Banca è diventata Spa. La trasformazione da società cooperativa è stata definita alle 15.24 del 19 dicembre, dopo sei ore di assemblea straordinaria, cui hanno preso parte circa 7 mila azionisti Veneto Banca.

Soci che oltre alla trasformazione in Spa hanno detto “sì” anche agli altri due punti cruciali dell’assemblea, ossia l’aumento del capitale e la quotazione in Borsa. Operazioni che sono state approvate tutte con oltre il 97% dei voti.

Veneto Banca è il secondo istituto ad attuare la trasformazione in Spa, come stabilito dalla riforma delle popolari del governo Renzi. Si è trattata di una

trasformazione sofferta, che arriva dopo 18 mesi di ispezioni della Consob e della vigilanza, e indagini della guardia di Finanza.

Un quadro a cui si uniscono le dimissioni del presidente Favotto. Da qui le proteste e le contestazioni da parte degli azionisti che fino all’ultimo hanno fatto temere che in assemblea potesse vincere il “no”. Una situazione che avrebbe portato quasi sicuramente al commissariamento.

Assemblea azionisti Veneto Banca: le pressioni della Bce

Lo conferma la Bce, che ha fatto pressione affinché la votazione si tenesse il prima possibile. In una lettera del 9 dicembre, la Banca Centrale dichiara perentoriamente che in caso di mancata approvazione dei tre punti del piano di salvataggio della banca, si sarebbe resa necessaria l’attuazione di azioni di vigilanza risolutorie.

“La Bce- si legge inoltre nella lettera- ha chiesto a Veneto Banca di rispettare un Cor Tier 1 del 10%, invece il coefficiente si è fermato al 7,1%, e un total capital ratio del 12%, ma non ha mai oltrepassato l’8,1%”. Dati alla mano, la popolare non rispetta i parametri indicati dalla Bce da marzo 2015.

Assemblea azionisti Veneto Banca, Carrus “la trasformazione in Spa non è un danno”

Da qui gli appelli di Pierluigi Bolla e Cristiano Carrus, presidente e amministratore delegato di Veneto Banca che hanno convinto i soci della bontà della decisione di mettere in pratica il piano di salvataggio della popolare e delle sue potenzialità per i prossimi anni.

Per il 2020, infatti, si stima un utile di 200 milioni. “Non abbiamo alternative – ha dichiarato Carrus -. Ma la trasformazione in Spa non è un danno”.

Secondo l’ad infatti la trasformazione in società per azioni , è un’opportunità perché permetterà alla banca di tornare a fare utili “abbiamo i numeri e la capacità di resistere” ha rimarcato.

Gli azionisti Veneto Banca dal canto loro hanno chiesto trasparenza e chiarezza sui passaggi futuri, non solo l’iter per la quotazione in Borsa ma anche per quanto riguarda l’azione di responsabilità per la mala gestione delle popolare.

“Non appena saranno individuati i responsabili e quantificati i danni il cda convocherà una assemblea alla quale sarà chiesto il via libera” ha rassicurato il presidente Bolla.

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