Per poter calcolare la rata del mutuo prima casa, bisogna aver presente i dati di cui tiene conto la banca.
Di seguito la documentazione necessaria e le agevolazioni fiscali previste nel 2017.
Una volta scelta la banca che soddisfa nel miglior modo possibile le proprie esigenze, essa chiederà dei dati che contribuiscono ad indicare la fattibilità del richiedente.
I dati che la banca necessita sono i seguenti:
Tendenzialmente le banche fanno pagare il 30% circa del reddito mensile, in modo da non squilibrare l’entità economica della famiglia.
Ricevuto il parere della banca mutuante, bisogna inviare tutta la documentazione che essa richiede. Questa però si differenzia in base alla condizione lavorativa del mutuatario.
Nel caso in cui il richiedente sia un lavoratore dipendente, egli dovrà esibire la dichiarazione del proprio datore che esplicita per quanto tempo ha prestato servizio.
Se invece, il richiedente del mutuo sulla prima casa è un lavoratore indipendente, egli dovrà presentare:
Ai dati sopra citati, dovranno essere allegati i seguenti documenti:
Ricevute tutte le informazioni e controllato che non risultino anomalie, la banca procederà per l’emissione del mutuo.
La stipula del contratto deve essere necessariamente costituita davanti al notaio sotto forma di atto pubblico. È prevista la presenza di un delegato bancario e di chi ha richiesto l’accensione del finanziamento.
Sull’acquisto del primo immobile si presentano diverse agevolazioni, concesse a chi rispetta i requisiti stabiliti dalla legge.
I benefici che derivano sull’acquisto della prima casa sono molteplici.
Si possono detrarre le spese della TASI, detrazioni degli interessi passivi. Sono previste agevolazioni sulle spese di istruttoria, spese notarili e le imposte sul mutuo fino ad un tetto massimo di € 4.000.
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