Avere le idee chiare sulle detrazioni mutuo prima casa è importante se si vuole alleggerire il peso del piano di ammortamento sul bilancio personale o familiare.
Parlare di detrazioni mutuo prima casa significa chiamare in causa delle voci di spesa che interessano l’Irpef del beneficiario del finanziamento. Quali sono?
Le suddette voci di spesa possono essere detratte dal reddito per il 19% del loro ammontare. Queste detrazioni valgono anche per i mutui stipulati dopo il 1998 e destinati alla costruzione o ristrutturazione di immobili adibiti ad abitazione principale (limite massimo su cui calcolare l’agevolazione pari a 2.582,28€).
Per quanto riguarda le detrazioni mutuo prima casa è necessario seguire alcune regole importanti. Quali sono? Prima di tutto il fatto di adibire l’immobile in questione ad abitazione principale entro 12 mesi dall’acquisto. Un’eccezione a tale regola è prevista in caso di ritardi legati a trasferimenti per motivi di lavoro. Per quanto riguarda la data dell’acquisto, fanno fede i documenti di stipulazione del rogito.
Le detrazioni spettano anche se l’immobile acquistato viene adibito ad abitazione principale di un familiare del beneficiario del finanziamento (coniuge o parente entro il terzo grado).
Quali sono i limiti di spesa per quanto riguarda le detrazioni mutuo prima casa? Partiamo con gli interessi passivi che, come già ricordato, possono esere portati in detrazione per il 19%.
Il tetto massimo per l’applicazione delle agevolazioni è pari a 4.000€ (la riduzione d’imposta annuale corrisponde quindi a 760€). Gli oneri accessori – spese notarili, commissioni versate all’istituto di credito erogante, spese d’istruttoria e spese di perizia – possono essere portate in detrazione solo per il primo anno del piano di ammortamento.
Le detrazioni fiscali mutuo prima casa prevedono anche contingenze particolari, come per esempio il mutuo cointestato a entrambi i coniugi. In questo caso, qualora uno dei membri della coppia dovesse avere l’altro fiscalmente a carico, ha modo di avvalersi per entrambi delle detrazioni fiscali riguardanti gli interessi passivi.
In tali circostanze si parla di un tetto massimo di 3.615€ annui, ma solo se
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