Cambiare mutuo e risparmiare: le soluzioni

Perché e come cambiare mutuo? Prima di acquistare una casa è necessario valutare con attenzione i dettagli del piano, scegliendo l’istituto di credito migliore per le proprie esigenze e optando per un tasso d’interesse sostenibile.

Nonostante questo processo preliminare può capitare di trovarsi nella necessità di cambiare mutuo. Vediamo quali alternative sono disponibili in questi casi.

Cambiare mutuo da una banca all’altra: ecco come si fa

È possibile cambiare mutuo da una banca all’altra? La risposta è affermativa. Questa alternativa è disponibile grazie alla surroga, un contratto entrato sul mercato immobiliare italiano nel 2007.

Optando per la surroga del mutuo è possibile trasferire il finanziamento da un istituto di credito a un altro, questo senza intaccare il debito residuo e senza spese di perizia e d’istruttoria.

Cambiare mutuo casa: la sostituzione

Cambiare mutuo in maniera radicale significa optare per la sostituzione. Di cosa si tratta? Di un contratto che prevede la possibilità di estinguere il finanziamento iniziale e di richiederne un altro ex novo, con condizioni completamente variate.

La sostituzione a differenza della surroga è però caratterizzata da spese d’istruttoria e oneri di perizia, dal momento che prevede l’accensione effettiva di un nuovo mutuo.

Cambiare mutuo con la stessa banca: parliamo di rinegoziazione

Cambiare mutuo con la stessa banca è possibile grazie alla rinegoziazione. Questa possibilità è stata introdotta nel 2008 sulla scia della surroga, per consentire agli istituti di credito di non perdere i clienti virtuosi e di evitare il blocco di situazioni per lungo tempo in caso di cliente insolvente.

Per capire come funziona la rinegoziazione è fondamentale fare una distinzione proprio tra mutuatari virtuosi e mutuatari insolventi, due categorie che possono richiedere il ricorso alla rinegoziazione anche con convenienza per l’istituto di credito, che viene spesso incontro alle richieste.

Cambiare mutuo: come funziona la rinegoziazione e perché conviene

Cambiare mutuo con la rinegoziazione è una scelta conveniente anche per la banca. Nel caso del mutuatario virtuoso l’istituto di credito può infatti evitare la perdita di un cliente di valore, tutto questo venendo incontro alle richieste di condizioni di finanziamento maggiormente favorevoli.

Questo significa che è possibile richiedere una riduzione dello spread, così come l’eliminazione o la diminuzione delle spese accessorie come i costi d’incasso rata o di gestione della pratica.

Come già ricordato esiste anche il caso del mutuatario non virtuoso, che ha saltato il pagamento di 1/2 rate. Cosa succede in questi casi? Che la richiesta di rinegoziazione del mutuo si orienta verso una direzione unica, ossia la riduzione dell’entità della rata mensile.

Questo implica chiaramente un allungamento del piano di ammortamento (alcune banche mettono tale opzione tra le alternative accessorie disponibili a fronte del pagamento regolare di almeno 24 mesi di rate regolari).

Operando in questo modo la banca ha la possibilità di tutelarsi evitando di avviare la procedura di esecuzione dell’ipoteca, che può durare fino a 24 mesi e che non consente d’incassare il debito arretrato.

Cambiare mutuo

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