Il mutuo chirografario è una linea di credito in cui l’unica garanzia è costituita dalla firma apportata dal contratto, ovvero l’esclusivo impegno sottoscritto dal debitore. Il finanziamento non è quindi tutelato dall’ipoteca, come accade con il tradizionale mutuo ipotecario.
Il mutuo chirografario, se è impiegato per la soddisfazione delle esigenze individuali, prende la forma del più noto prestito personale. In generale si tratta di un finanziamento pensato per debiti modesti e dalla durata contenuta.
Si possono conseguire mutui chirografari per cifre non superiori a 30mila euro, a fronte di periodi di rimborso che non vanno oltre i sei anni. È una soluzione cui fare riferimento in tutte quelle circostanze dove l’iscrizione dell’ipoteca non è necessaria, intervento che prevede dei costi fissi da affrontare.
Ma il mutuo chirografario è richiesto di frequente anche nel caso di opere straordinarie relative a parti comuni condominiali (interventi per i quali risulterebbe impossibile applicare l’iscrizione ipotecaria). E nell’eventualità di acquisto di beni funzionali a un’impresa, stiamo parlando di macchinari o innovazioni tecnologiche.
Il tasso di interesse applicato può essere fisso, variabile, indicizzato o misto. Le rate sono composte da quota capitale e interessi, e seguono la cadenza stabilita dal piano di ammortamento. Pur non prevedendo alcuna garanzia immobiliare, il mutuo chirografario può richiedere altre tipologie di garanzie. I mutui che non implicano alcuna garanzia reali prevedono tassi di interesse più elevati.
Tra le garanzie richieste più di frequente troviamo: garanzie cambiarie, i pegno su titoli e garanzie personali.
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