Il mutuo chirografario imprese è un finanziamento caratterizzato dall’esclusiva garanzia della firma del debito. Da qui deriva il termine “chirografario”, ovvero documento firmato. Il piano di rimborso è strutturato rispetto a un arco temporale piuttosto limitato, dai 3 agli 8-9 anni.
Può essere impiegato per varie finalità, in modo particolare per l’acquisto di attrezzature, macchinari e impianti, sia nuovi che usati. Per quanto attiene invece i requisiti è indispensabile, solitamente, l’iscrizione dell’azienda alla Camera di Commercio, con almeno 18 mesi di attività.
È bene non aver avuto, in passato, protesti, pregiudizievoli e problemi bancari in genere nel corso dell’ultimo anno. Ma cerchiamo di comprendere, in termini operativi, cosa significhi sottoscrivere un mutuo chirografario imprese, individuando alcune delle proposte più interessanti del mercato.
Banca Popolare dell’Emilia Romagna società cooperativa fornisce un mutuo chirografario destinato alle piccole e medie imprese, anche artigiane, di qualsiasi forma giuridica, ubicate sul territorio nazionale appartenenti alla maggior parte dei settori economici.
L’importo minimo finanziabile è 101 mila euro, a fronte di un piano di rimborso che tocca gli otto anni. Il tasso di interesse nominale corrispondente al valore del parametro di indicizzazione maggiorato dello spread. Il parametro di indicizzazione è pari all’Euribor 3 mesi media mese precedente, arrotondata massimo allo 0,10 superiore. Lo spread massimo è di 8,50 punti percentuali in più del parametro di indicizzazione.
Una valida alternativa è costituita da Banca Popolare Etica Società Cooperativa per Azioni. Il suo mutuo chirografario alle imprese prevede un importo minimo di 10.000 euro. Vi sono vari soluzioni:
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